Borreliosi – Malattia di Lyme

Qui si vedono Le Spirochete Borrelia con la microscopia in Campo Oscuro

 

 

Un Nuovo Traguardo Terapeutico nella lotta alla Borreliosi Acuta e Cronica

 

Non le vediamo, non ci accorgiamo della loro presenza eppure sono ovunque, soprattutto d’estate: sui prati, nelle spiagge, addirittura sui treni che certo non brillano per pulizia.

Sono le zecche, molto più che fastidiosi insetti estivi, sono veri e propri parassiti che con il loro morso possono provocare malattie gravi come la malattia di Lyme (borreliosi) caratterizzata da disordini reumatici e neurologici con sintomi subdoli che compaiono tardivamente, anche anni dopo il contagio: oggi grazie alle tecniche e procedure diagnostiche e  terapeutiche innovative è possibile sconfiggere e sradicare tale malattia.

La procedura diagnostica e Terapeutica consistono in :

  • Test diretto con la Microscopia in Campo Oscuro                                                                 
  • The Bi-Digital O-Ring Test (BDORT)
  • The Healing Protocols :
     Immuno Remodulatione protocol
    Anti  spirochete  protocol

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PREMESSA

La malattia di Lyme, detta anche Borreliosi, è una malattia infiammatoria provocata da una spirocheta, la Borrelia Burgdorferi, che penetra attraverso la cute con il morso di Zecca del genere Ixodes. La malattia prende il nome dalla città di Lyme, nel Connecticut, dove nel 1975 si registrò una serie di casi.

La patologia è diffusa negli USA ma anche in Europa, ex URSS, Giappone e Cina In Italia ,  i primi casi si sono osservati negli anni Ottanta, soprattutto in Liguria, Friuli, Veneto, Emilia Romagna e Toscana.

La borreliosi è una malattia multisistemica veicolata dalle cosiddette “zecche del bosco” (Ixodes ricinus) che vivono principalmente nelle aree rurali e boschive. Possono attaccare anche diversi ospiti animali, domestici e selvatici, compreso l’uomo. Questi parassiti sono i serbatoi dell’infezione e trasmettono il patogeno responsabile della malattia (Borrelia burgdorferi) durante la puntura necessaria per compiere il loro pasto di sangue. La Borreliosi  è difficile da diagnosticare, se non attraverso dei test di controllo particole e speciali.

In Italia le zone più ad alto rischio sono la Liguria ed il Trentino Alto Adige, sebbene la malattia sia presente in tutte la penisola

 

Il rischio di contrarre infezioni dopo morso di zecca è del 5% circa. Dunque non serve prendere subito l’antibiotico se non si presentano sintomi di infezione.

Il morso di zecca è indolore e nel 70% dei casi passa inosservato. Se la zecca non è infetta non trasmette alcuna infezione per cui di norma non è consigliato l’uso preventivo dell’antibiotico se non compaiono manifestazioni cliniche acute .

L’infezione da Borrelia non conferisce un’immunità permanente: nei pazienti già trattati con antibioticoterapia persiste il rischio di reinfezione a seguito di un nuovo morso di Zecca .

La diagnosi precoce di Borreliosi si fonda essenzialmente sulle manifestazioni cliniche. Il test per la ricerca di anticorpi anti-borrelia nelle fasi precoci dell’infezione (4-6 settimane) risulta ancora negativo , ma attraverso innovativi test è possibile diagnosticare la malattia in qualsiasi stadio sia .

Normalmente le manifestazioni della borreliosi si distinguono in precoci e tardive. Manifestazioni precoci sono rappresentate dall’eritema migrante (60-80% dei casi) e da sintomi simil-influenzali quali febbre, cefalea, astenia, artro-mialgie migranti e intermittenti e linfoadenopatie.

L’Eritema migrante si presenta come una lesione cutanea arrossata di  forma anulare, di norma centralmente più chiara, con tendenza all’estensione centrifuga fino a raggiungere un diametro massimo anche di cm. 10-50.

L’eritema compare dopo 3-30 giorni dal contagio come lesione unica in sede di morso di zecca infetta nel 60-80% dei casi di infezione, dura in media 3-4 settimane e può recidivare nel 25-50% dei casi con lesioni simili multiple ma più piccole se l’infezione non viene curata.

Manifestazioni tardive principali della Borreliosi sono l’artrite Lyme Artrithis  (60% dei casi), la meningite o la polineurite  Neuroborreliosis (15% dei casi) e aritmie cardiache  (4-8% dei casi).

 

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